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Chi può concedersi almeno due settimane di vacanza in barca a vela e vuole navigare verso Sud, la rotta ideale è quella che vi porta alle isole Eolie costeggiando la costa del Cilento fino a Capo Palinuro. Partendo da una delle basi nautiche campane, potrete navigare lungo la suggestiva Costiera Cilentana dove il mare cristallino, le bianche spiagge, le insenature e grotte mozzafiato, si fondono con il verde degli ulivi e della macchia mediterranea. L' arcipelago eoliano consta di sette isole, tutte bellissime, tutte da vedere. Isole sputate dalla furia dei vulcani, lasciate a raffreddare a colpi di vento e onde. Le Eolie portano ancora il marchio delle terre di fuoco e del vento; sono state definite le "sette perle del mediterraneo" questo perchè sono isole di straordinaria bellezza, una diversa dall' altra. |
MIGLIA TOTALI ITINERARIO: circa 390 mg. |
Salerno è la più indicata. In alternativa ci si può imbarcare in una delle basi charter presenti nel golfo di Napoli: Procida, Pozzuoli, C/S di Stabia, Napoli. |
LIVELLO DI NAVIGAZIONE: itinerario consigliato chi ha già un pò di esperienza di vacanze in barca a vela, dato che tutto richiede una maggiore attenzione. |
LIVELLO DI PERICOLI: Medio La navigazione lungo la costiera Cilentana non presenta particolari pericoli; tranne in prossimità di Punta Licosa (le cui secche rocciose si estendono per circa 2 miglia da terra verso Ovest) e Acciaroli (per la presnza di secche rocciose all'altezza dell'ingresso in porto). Chi naviga per la prima volta in questi posti si consiglia di consultare le carte nautiche dettagliatamente. COSTA DEL CILENTO PUNTA LICOSA: Presenza di secche rocciose, (molte delle quali non segnalate, coperte da pochi centimetri a 3 metri di acqua), si distendono per circa 2 miglia dalla costa verso Ovest. Mantenersi a distanza di sicurezza procedendo con rotta S-SO facendo un ampio giro attorno Punta Licosa per doppiare il capo. Prestare dunque molta attenzione. Chi naviga per la prima volta in questi posti si consiglia di consultare molto attentamente carte nautiche dettagliate. ISOLE EOLIE STROMBOLI: Presenza di alcune secche sul versante Sud-Occidentale dell'isola. Mantenersi ad una distanza di almeno 500 mt. in prossimità della Sciara del Fuoco. . SALINA: Presenza di secche sotto punta Perciato all'estremità NO dell'isola. Il grosso Faraglione è circondato da secche, l'accesso alla baia è esclusivamente dal lato Nord. Secche in prossimità di Capo Faro, è pericoloso avvicinarsi a causa degli scogli affioranti. ALICUDI: L'isola non presenta ridossi: in caso di cattivo tempo il mare si alza notevolmente ovunque. |
COSTA DEL CILENTO MIGLIORE PERIODO PER NAVIGARE: da Maggio a Settembre ISOLE EOLIE MIGLIORE PERIODO PER NAVIGARE: da Maggio a Settembre |
LIVELLO ORMEGGI COSTIERA CILENTANA: Discreto AGROPOLI: Porto per il diporto LIVELLO ORMEGGI ISOLE EOLIE: Scarso STROMBOLI (approdo per aliscafi e traghetti): Scari | Fico Grande |
COSTA DEL CILENTO AGROPOLI: E' un buon ridosso dai venti di S-SE. Il porto di Agropoli ha numerosi pontili galleggianti dove poter ormeggiare. Tutti forniscono servizio mooring, luce e acqua. Rade sicure più vicine: Baia Licina e Baia Trentova. ISOLE EOLIE STROMBOLI: Si può stare in rada poco lontano dagli sbarcaderi, esclusivamente con venti a regime di brezza - provenienti da NO - e solo con condizioni meteo marine buone. L’ancoraggio, poco lontano - Altre Rade possibili: Canneto, Cava di Pomice. Ridossate dai venti del III° e IV° quadrante. - Rada località Acquacalda è ridossate dai venti del II° e III° quadrante. |
COSTIERA CILENTANA: Punta Licosa | Baia Infreschi |
COSTA DEL CILENTO Paesaggio eccezionale, vario e movimentato, mare cristallino bianche spiagge, suggestive insenature come baia Infreschi, scogliere e falesie con grotte mozzafiato, rigogliosa macchia mediterranea. ACCIAROLI: Acciaroli: la torre Angioina, chiesa dell'Annunziata, i caratteristici vialetti adornati da fiori gentili di questo piccolo, accogliente e caratteristico borgo (Acciaroli è un paese di mare dove è ancora possibile riassaporare il sapore di antico e dove è possibile acquistare il pesce appena pescato).
ISOLE EOLIE STROMBOLI: I romani lo chiamavano il faro del Mediterraneo, il suo vulcano perennemente attivo, lo rendevano visibile a diverse miglia di distanza. L'isola è meta di turisti in cerca di tranquillità. Caratteristica dell'isola: la sua natura e le stradine strette percorribili solo dal motocarro. Per gli amanti del trakking, con l'equipaggiamento adatto, si possono fare escursioni sulle pendici del vulcano. L'attrattiva principale dell'isola è recarsi via mare sotto la Sciara del Fuoco e assistere così dal mare allo spettacolo dei lapilli incandescenti. |
ITINERARIO | COSTA DEL CILENTO E ISOLE EOLIE
(Consigliate almeno due settimane)
Chi può concedersi almeno due settimane di vacanza in barca a vela e vuole navigare verso Sud, la rotta ideale è quella che vi porta alle isole Eolie costeggiando la costa del Cilento.
Partendo da una delle basi nautiche campane, potrete navigare lungo la suggestiva Costiera Cilentana. Dove un mare cristallino, le bianche spiagge, le insenature e grotte mozzafiato, si fondono con il verde degli ulivi e della macchia mediterranea. La navigazione è prevalentemente costiera, con navigazioni non lunghe e una giusta sequenza di porti lungo la vostra rotta: Agropoli, Acciaroli, Palinuro, Marina di Camerota, Maratea. Chi lo vorrà, potrà soggiornare in una di queste località prima di navigare verso le isole Eolie.
Capo Palinuro, il promontorio più importante della costa del Cilento, può essere il vostro trampolino di lancio verso l'arcipelago eoliano con rotta precisa di 180° su Stromboli, 72 miglia da fare. Se le condizioni meteo marine sono buone, potete optare per una bella navigazione notturna. La luce del faro di Capo Palinuro vi accompagnerà per un lungo tratto: 24 miglia circa (tale è la sua portata). Con notti limpide, se siete fortunati, avvisterete Stromboli già a diverse miglia di distanza grazie allo spettacolo dei lapilli incandescenti del suo vulcano perennemente attivo; non per questo Stromboli era chiamato dai romani il faro del Mediterraneo.
Stromboli si presenta come un enorme gigante nero col pennacchio ed è la prima prima isola delle Eolie per chi proviene da nord.
L' arcipelago eoliano consta di sette isole, tutte bellissime, tutte da vedere. Isole sputate dalla furia dei vulcani, lasciate a raffreddare a colpi di vento e onde. Le Eolie portano ancora il marchio delle terre di fuoco e del vento; sono state definite le "sette perle del mediterraneo" questo perchè sono isole di straordinaria bellezza, una diversa dall' altra.
La navigazione tra le Eolie è piacevole, le isole sono tutte a vista è facilmente riconoscibile per l’altezza e la grandezza di rilievi montuosi. Nel tratto di mare che circonda le Eolie, i venti prevalenti nel periodo estivo sono quelli da NO e da NE, mentre all’interno dell’arcipelago si possono formare groppi di vento, ma sempre di breve durata. Pur tuttavia, la rotta delle isole Eolie è dedicata a chi ha già un pò di esperienza di vacanze in barca a vela, dato che tutto richiede una maggiore attenzione. Come ad esempio gli ancoraggi resi più difficili dalle diverse ed improvvise variazioni di profondità dei fondali e l'alta possibilità di arare con l'ancora, il vento che canalizza in diversi punti e sembra giungere da direzioni sempre variabili, come la completa mancanza di sufficienti strutture portuali che rendono vitale la permanenza in rada con le relative difficoltà di approviggionamento dell'acqua. Ma sempre le isole Eolie sanno stupire ed affascinare rendendo gradevole nonostante tutto le vostre vacanze in barca a vela.
COSTA DEL CILENTO
AGROPOLI: Chiude a Sud-
Per chi volesse soggiornare per più di un giorno, e fare delle escursioni a terra, Agropoli è la base logistica ideale per una visita archeologica alle rovine di Paestum e Velia.
Agropoli è dotata di un porto turistico di tutto rispetto, numerosi sono i pontili galleggianti dove poter ormeggiare. Tutti forniscono servizio mooring, luce e acqua. E' possibile il rifornimento di carburante, assicurato dal distributore IP.
La rada di Agropoli è ridossata dallo scirocco, rade sicure più vicine: Baia Licina e Trentova; mentre è esposta dai venti provenienti dal I° e IV°, in tali condi-
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PUNTA LICOSA / OGLIASTRO: Punta Licosa è l'estremo capo meridionale del Golfo di Salerno. Un angolo di paradiso di straordinaria bellezza con la sua lussureggiante pineta che arriva fino al mare, una risorsa naturalistica di inestimabile valore, fonte di biodiversità; infatti lo specchio di mare su cui si affaccia è un'area marina protetta. Al navigante Punta Licosa si presenta bassa e prominente, prolungandosi verso il largo con l'isolotto omonimo, basso e roccioso, sormontato dalla torretta di un suggestivo faro. E' necessario fare un ampio giro attorno Punta Licosa per doppiare il capo, poichè insidiose secche rocciose coperte da pochi metri di acqua, si distendono fino a più di 1 miglio dalla costa, la profondità aumenta molto molto gradatamente. Prestare dunque molta attenzione mantenendosi a distanza di sicurezza (consigliamo di mantenersi almeno 2 miglia da Punta Licosa, sopratutto per chi dovesse navigare in prossimità di essa nelle ore notturne). Chi naviga per la prima volta in questi posti si consiglia di consultare molto attentamente carte nautiche dettagliate.
Doppiata Punta Licosa, situata a 2 miglia a SE da essa, si apre la baia dell'Ogliastro. Caratterizzata da bianche spiagge, mare cristallino, contornata da una macchia mediterranea tra le più belle in assoluto del Tirreno. Troverete qui un piacevole ancoraggio ridossato con venti compresi tra N-
ACCIAROLI: E' un'accogliente e caratteristico borgo di pescatori (divenuto famoso per la visita dello scrittore Hernest Hemingway che pare che qui abbia preso lo spunto per il suo famoso romanzo "II vecchio e il mare"), tappa d'obbligo per chi naviga lungo la Costa del Cilento. Con il passare del tempo Acciaroli e divenuta località turistica balneare di rilevanza nazionale, conserva ancora intatto il suo aspetto urbanistico con case in pietra e vialetti adornati da fiori gentili. Acciaroli vanta un mare tra i più puliti d’Italia, premiato con l'assegnazione, ormai ventennale, della Bandiera Blu.
Tra i luoghi d'interesse architettonico del posto, consigliamo, di visitare la chiesa dedicata all'Annunziata edificata nel 1100 e la Torre Normanna esistente già nel 1233, anno in cui l'imperatore Federico II la fece inserire fra le torri di guardia del litorale.
Fiore all'occhiello di Acciaroli è il suo porto turistico , sempre affollato in estate. Il porto è composto da un molo di sopraflutto a gomito, da un molo di sottoflutto e da una banchina di riva; è completamente banchinato e ben ridossato da tutti i venti tranne lo scirocco. In porto il rifornimento di carburane è garantito dal distributore AGIP.
Da segnalare lungo il litorale di Acciaroli numerose secche, quelle più pericolose sono la Secca del Generale, a circa 600 m a Sud-
Per chi non dovesse trovare posto in porto, è possibile dare ancora in rada di fronte la spiaggetta prima dell'ingresso in porto, ma solo con condizioni meteo-
PALINURO: Seguendo la litoranea è un susseguirsi di panorami di bellezza magica, fino al leggendario promontorio di Capo Palinuro che si eleva prominente a picco sul mare costituisce, il miglior punto cospicuo di tutta questa costa; esso è sormontato da due edifici bianchi -
Tutta la bellezza di Capo Palinuro è sul versante meridionale, dove si trovano ancoraggi e baie di grande fascino. Lasciato il porto di Palinuro e procedendo verso Sud, il diportista potrà ammirare una bellissima sequenza di cale e grotte di incontaminata bellezza. E questo fino all'isola del coniglio, che delimita la cala del Buondormire, dalle acque cristalline e con la spiaggia più romantica della costa. Poco più a S , l'arco naturale. si mostra con tutta la sua bellezza. Consigliamo una grande giornata alla fonda in una di queste baie contornate da una natura strepitosa. I fondali sono sicuri sottocosta, mentre nelle baie degradano dolcemente. potrete dar fondo tranquillamente su 5 -
MARINA DI CAMEROTA: Poco lontano da Capo Palinuro, immersa in una lussureggiante macchia mediterranea di olivi mastodontici e secolari, nell’incanto di uno scenario meraviglioso e incantevole, spicca il grazioso paesino di Marina di Camerota, meta di grande rilievo per il turismo estivo. Il suo porto rappresenta certamente l’opera più prestigiosa ed importante del luogo. E' ampio servito da pontili galleggianti con moorign, luce, acque , doccie. Vale ben la pena fermarsi. Porre attenzione ad una secca sabbiosa al centro dell'ingresso del porto di Marina di Camerota. L'entrata in porto dovrà essere fatta stringendo sulla sinistra, poichè l'insabbiamento tende verso il molo di sottoflutto. Mantenersi ad una distanza non inferiore a metri 5 dalla testata del molo di sottoflutto. E' possibile anche l'ancoraggio in rada su fondale sabbioso in 5 metri d'acqua, proprio nell'ansa avanti il porto.
La costa intorno a Marina di Camerota è caratterizzata da spiagge bellissime di sabbia chiara, che rendono ancora più belli i colori dei fondali, e da una serie di selvagge insenature e calanche.
La più rinomata di queste insenature: è Baia Infreschi, situato a Nord di punta Iscoletti, che delimita l'estremità Occidentale del Golfo di Policastro. E' una magnifica calanca, in uno scenario unico e selvaggio, orlata da piccole spiaggie con fondali chiari, separate da punte rocciose che rendono questa baia uno dei più bei ancoraggi della costa. La baia è ridossata con venti provenienti da Ovest e Nord, molto esposta invece allo scirocco. Le profondità , alte all'entrata, decrescono regolarmente verso l'interno, non sono regolari date le secche presenti sottocosta. Il fondale è sabbioso con poseidonia. Baia Infreschi è Riserva Marina, per tanto è possibile ormeggiarsi solo a degli appositi gavitelli.
ISOLE EOLIE
STROMBOLI: E' la prima isola dell'arcipelago eoliano che s'incontra scendendo da nord, anticipata solo di quasi un miglia dall'isolotto di Strombolicchio. I romani chiamavano l'sola di Stromboli: il faro del Mediterraneo, il suo vulcano (tra i più alti in Europa che misura 2.400 metri tra cono e fondale) perennemente attivo, lo rendevano visibile a diverse miglia di distanza. L'isola si presenta come un enorme gigante nero col pennacchio che domina maestoso il mare blu intenso che contrasta con spiagge scure di fine sabbia lavica.
Stromboli è silenziosa e tranquilla. Un'isola dall'atmosfera tipicamente mediterranea che si può vedere nei vicoli di Scari, Ficogrande, Piscità, San Vincenzo, i quartieri tra cui è diviso il borgo principale, sottomessi alla mole del vulcano. La mancanza di illuminazione notturna è un trucco per dare risalto alla costante eruzione del vulcano che squarcia il buio.
La vista del vulcano, la "sciara del fuoco" sia da terra che da mare, è il pezzo forte dell’isola, con l'equipaggiamento adatto è possibile trascorrere la notte sulle pendici del vulcano.
Stromboli, come in quasi tutte le isole Eolie, non è dotata di alcun porto. Il punto di accosto meno disagevole è Cala Fico Grande a Ovest di punta Lena o Scari ad Est di punta Lena. I due sbarcaderi presenti Scari e Ficogrande, sono esclusivamnete adibiti al servizio di linea di traghetti ed aliscafi che collegano Stromboli, con con tutte le altre isole Eolie, Napoli e Milazzo (punto più vicino sulla costa nord della Sicilia)
Si può invece fare rada poco lontano dagli sbarcaderi, esclusivamente con venti a regime di brezza -
Da non perdere l’esclusività del porto più piccolo del mondo: Ginostra, situato sul lato SO di Stromboli.
PANAREA: E' l'isola più piccola dell'arcipelago eoliano, ma anche la più pittoresca, la più frivola e modaiola delle Eolie. Tutto è estremamente curato fino ed oltre i dettagli, rigorosamente in stile eoliano. E’ definita un po’ la Capri delle Eolie. Il centro abitato più grande è San Pietro, e subito ci si immerge nell’ atmosfera da ‘’movida’’. Qui troverete boutique esclusive, ristoranti, e una frenetica vita notturna. Sull’isola le auto sono bandite e che ci si sposta solo su motorini e pittoresche motocarrozzelle. Panarea si scopre in fretta, facendo magari un salto al villaggio preistorico nei pressi di Punta Milazzese, che anche quest’ isola ha una tradizione millenaria che deriva dai primi abitanti che sostavano qui fin dall’età del bronzo. Altro punto da non perdere è Punta Peppemaria, promontorio posto subito a sud di San Pietro nei pressi del quale sgorgano delle fonti termali. Di particolare interesse è anche il suo arcipelago circostante come l'isolotto di Basiluzzo, che si presenta come una cupola con pareti a picco sul mare, e gli scogli di Lisca Bianca dà il nome alla sua
splendida spiaggia circondata dalla roccia, frutto dell'azione delle fumarole, bolle gassose o solforose attive da millenni, ancora oggi visibili sott'acqua nell'area compresa tra Dattilo, Bottare e la stessa Lisca Bianca. I fondali attorno a Panarea e il suo mini-
Panarea risulta abbastanza ospitale per chi naviga. Offre buoni ridossi con venti provenienti da Ovest e Nord. La costa occidentale scende in mare con ripidi picchi, mentre il lato Est dell'isola offre una costa più dolce che a tratti si apre per offrire baie ed insenature dai buoni ancoraggi. Il migliore è senza dubbio in Cala Milazzese, un posto sicuro con venti da N e da O con ottimo fondale di sabbia e poseidonia. Adiacente Cala Milazzese, e da non perdere, Cala Junco; oggi area protetta in seguito a ritrovamenti archeologici. Cala della Nave, sul versante NO di Panarea, rappresenta l’unica alternativa con venti da Sud. Si riconosce per il grosso scoglio alto 40 mt (La Nave) che sporge circa 100 mt dall'isola. L'avvicinamento non presenta pericolo, solo i fondali sabbiosi disseminati di lastre vulcaniche sono molto irregolari. Si consiglia l'uso di un grippiale.
L'isola non è dotata di alcun porto, se non di un molo: Scalo Ditella adibito all'attracco degli aliscafi e traghetti di linea per i collegamenti tra Panarea e le altre isole delle Eolie, Napoli e Milazzo in Sicilia. Peraltro sempre sovraffollato di estate e sottoposto agli effetti dell’onda anche con venti da Ovest.
La costa dell'isola non presenta pericoli se non molto sotto costa, per la presenza di secche. Particolarmente insidiose Le Formiche (gruppo di scoglietti circondati da bassi fondali rocciosi e semiaffioranti non segnalati) a 0,5 miglia del versante SE di Panarea. Navigando tra Basiluzzo, Lisca Bianca, Dattilo e Lisca Nera, porre moltissima attenzione alle secche che circondano questi isolotti
LIPARI: E' la più grande, la più vasta, la più popolata e attrezzata isola dell'arcipelago eoliano. Un'isola che regala paesaggi suggestivi, a volte emozionanti, come le colate di ossidiana che si possono ammirare in località Canneto, o i forti contrasti del cielo terzo con le abbaglianti cave di pomice che tingono il mare di un profondo turchese offrendo allo sguardo uno spettacolo impagabile. Ogni angolo, ogni inquadratura raccontano la felice solitudine di questi luoghi unici di cui difficilmente si riesce a perderene la memoria. Lipari è uno scalo estremamente piacevole ed affascinante con le sue viuzze che salgono al castello costruito nel XVI sec, le cui mura racchiudono il Palazzo dei Vescovi, il Museo e un Parco Archeologico. Lipari è un'isola con molte possibilità di ancoraggi e ridossi. La costa N ed E sono sicure ovunque, mentre la parte O e SO ha alcuni scogli e gruppi di semiaffioranti. Da non perdere Canneto, la cava della pomice, Acquacalda.
A Lipari è possibile ormeggiarsi nelle località di: Pignataro, Marina Lunga, Sottomonastero che si susseguono uno dietro l'altra. Situate tutte una grande baia, completamente aperta a SE.
Pignataro: situato all'estremo lato N della baia, è ridossato da un braccio a gomito orientato per O-
Sottomonastero: è il naturale prosieguo della baia di Marina Lunga, che, dopo gli scali degli aliscafi continua con la zona banchinata ed offre ulteriori ormeggi con servizio mooring, luce ed acqua.
Ulteriori ancoraggi possibili per fermarsi a Lipari e regalarsi una serata a terra: in rada a Sottomonastero oppure in rada a Marina Corta.
VULCANO: E' l'isola più meridionale di tutto l'arcipelago delle Eolie, dista meno di 12 miglia dalla costa settentrionale della Sicilia. E' formata da più vulcani: il Monte Aria, Vulcanello, e il Gran Cratere il più alto dei tre e l'unico ancora attivo. Anche se ad oggi l'attività vulcanica si limita a fumarole, a fonti sulfuree calde e polle sottomarine di gas bollenti che riscaldano in alcuni punti le acque marine. Chi naviga provenendo da Ovest oppure da Est, Vulcanello da lontano sembra come un'isolotto tra Vulcano e Lipari. In realtà è un istmo sabbioso che la unisce a Vulcano e da qui nascono le uniche baie sicure dell'isola: Porto Ponente e Porto Levante. Alle spalle del Porto Levante si raggiunge la Pozza dei Fanghi, piscina termale naturale nella quale ci si spalma con rigeneranti e sulfurei fanghi dell’Isola. Da mare, Vulcano offre fantastiche visioni di coste impervie e multicolori, anche se ben poche sono le possibilità di scalo date le profondità irregolari e le forti correnti dell'isola.
L’isola di Vulcano non ha alcun porto. Anche se impropriamente le due rade in cui è possibile dare fondo vengono chiamate rispettivamente Porto di Levante e Porto di Ponente.
Porto di Levante, ridossato da venti provenienti da Ovest , è il principale approdo dell’isola dove attraccano i traghetti che collegano Vulcano con le altre isole delle Eolie, con Milazzo e con Napoli. E' possibile ormeggiare ai pontili galleggianti o anche dare fondo nella parte della baia a N del porto con fondali sabbiosi di 6 -
SALINA: E' la seconda isola delle Eolie per estensione ma soprattutto è considerata il polmone verde dell’ arcipelago. La sua natura lussureggiante comunica un'atmosfera di serenità e bellezza. L'isola ha una forma raccolta e quasi circolare sulla quale spiccano le due vette di origine vulcanica del Monte dei Porri e del Monte Fossa delle Felci. Collegate tra loro da una ‘’sella‘’ pianeggiante, danno all’isola l’inconfondibile forma del dorso di un cammello. Il nome attuale dell'isola deriva dalle antiche saline, oggi completamente abbandonate ma ancora visibili a Punta Lingua, estremità SE di Salina. L'isola è inoltre famosa per la produzione della malvasia, “Nettare degli Dei”. I principali centri abitati sono tre: Santa Marina, Malfa e Leni.
Salina è l'unica isole dell'arcipelago eoliano che è dotata di una struttura portuale per il diporto, se pur di modeste dimensioni. Se si è fortunati e si è fuori stagione potete trascorrere una notte tranquilla in porto. E' qui possibile fare rifornimento, sia di carburante sia d'acqua.
I porti a Salina sono: S.Marina di Salina sul versante E dell'isola e Rinella sul versante S.Il primo è il più importante approdo dell’isola, proprio ai piedi del paese principale dell'isola di Salina. Si divide in due darsene, l'una riservata alle sole imbarcazioni da diporto non più lunghe di 15 metri, l'altro adiacente è la darsena Nord, dove è inoltre possibile fare rifornimento di carburante e di acqua. Qui vi sono anche gli scali dei traghetti ed aliscafi di linea, che collegano Salina con le altre isole delle Eolie, con Napoli, con Milazzo. Il restante spazio all'interno del porto interamente banchinato, è destinato alle imbarcazioni da diporto, ma non vi è servizio mooring. Essendo peraltro le isole Eolie sempre molto affollate, sarà probabile dover dar fondo all'ancora proprio fuori il porto turistico su fondale regolare di 7 -
FILICUDI: E' situata a 10 miglia a Ovest da Salina. Con Alicudi formano il braccio più occidentale dell’arcipelago eoliano e sono di certo le isole meno mondane delle Eolie. L'isola si presenta come una sagoma conica prolungata verso SE (Capo Graziano) che si collega al corpo centrale con una pianura bassa (Piana del Porto). Chi sbarca a Filicudi Porto, ha una sensazione di stranezza: non ci sono taxi, circolano poche auto, c’è una sola strada asfaltata che collega i tre insediamenti (il porto, Valdichiesa e Pecorini) . Quest’ultimo è pittoresco villaggio di pescatori, il secondo approdo dell’isola sul lato Sud-
Ma la bellezza di Filicudi si apprezza dal mare. Vi si ammirano infatti meraviglie della natura come l’arco di roccia scura sopra un mare blu intenso di Punta Perciato e come la Grotta del Bue Marino, con le pareti dalle tonalità verdi, blu, gialle e grigio, il gruppo dei caratteristici scogli La Canna e Montenassari.
La circumnavigazione dell'isola richiede attenzione. Le coste di Filicudi sono scoscese, quasi ovunque deserte e difficilmente accessibili. Presenza di secche e scogli pericolosi, consultare sempre le carte nautiche. Dal porto procedendo verso S, bisogna allargarsi molto fuori Capo Graziano, dato che segnaliamo una secca rocciosa coperta da soli 2,5 mt di acqua in estensione verso E di Capo Graziano. Attenzione se si naviga in prossimità degli scogli La Canna e Montenassari, circondati da secche e semiaffioranti molto pericolosi, il passaggio verso terra è sicuro. L'isola di Filicudi non offre ridossi sicuri. Nella baia d'innanzi a Filicudi Porto si può dare ancora su fondale misto in 7 -
ALICUDI: Si mostra al navigante come un cono regolare alto e scuro. L’isola ha il fascino di un mondo in miniatura fatto di rocce basaltiche, piante di capperi e fichi d’india. Chi sceglie di sbarcare ad Alicudi troverà un luogo aspro e desertico senza strade e senza mezzi di trasporto, ci si sposta con i muli. L’isola ha il fascino di un mondo in miniatura fatto di rocce basaltiche, piante di capperi e fichi d’india. Dal villaggio di Alicudi Porto, si parte a piedi verso l’interno oppure verso la vicina spiaggia di Perciato, posta al limitare occidentale del borgo stesso. Infine salire sulla vette centrale di Monte Filo dell’Arpa, alto 675 metri, permette di scoprire dall’alto la natura selvatica dell’isola. Alcune casette disseminate sulle coltivazioni a terrazze appaiono sul versante SE, mentre altrove l'isola è deserta. Alicudi non offre alcun ridosso, estremamente pericolosa con qualsiasi tipo di vento e di mare, dato che tutto rinforza in tempi brevissimi.
Unico ripiego è navigare verso Lipari o Salina per ridossi sicuri. L'unico punto di sbarco ad Alicudi è un piccolo moletto sul lato SE dell'isola: scalo Palomba Questo moletto è adibito all'attracco per il traghetto che collega Alicudi con le altre isole delle Eolie. Per il diporto esiste un piccolo pontile di circa 10 m con fondale in testata di 1,50 m utilizzabile solo da imbarcazioni con modesto pescaggio. In alternativa si può dare fondo innanzi la spiaggetta di Alicudi prestando molta attenzione alle profondità dei fondali altamente irregolari, ma solo con condizioni meteo marine buone. Sconsigliamo di stare in rada durante la notte.